Giulia Impalà è tra i 30 studenti europei che potranno svolgere un tirocinio in un’industria giapponese

 

C’è anche una studentessa dell’Università di Pisa tra i 30 studenti europei selezionati per partecipare a “Vulcanus in Japan”, il programma promosso dal Centro UE-Giappone per la Cooperazione industriale che permette di svolgere un tirocinio presso un’industria giapponese. Giulia Impalà, 24 anni, originaria di Civitavecchia (Roma), iscritta al corso di laurea magistrale in Ingegneria chimica, svolgerà il suo tirocinio nel reparto Ricerca e Sviluppo dell’Akishima Chemical Industries, dove avrà il compito di raccogliere dati cinetici in laboratorio, che verranno utilizzati per lo sviluppo di un software di simulazione. «Sono entusiasta di questo risultato perché avrò l’opportunità di interfacciarmi con una realtà molto diversa da quella a cui sono abituata e potrò sicuramente arricchire il mio bagaglio – commenta Giulia – Penso che sarà un’esperienza molto formativa sia dal punto di vista professionale che personale: il mio auspicio infatti è poter lavorare, dopo la laurea, proprio nel settore Ricerca e Sviluppo, magari nell’ambito del biorefining».

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Il programma “Vulcanus” si svolge su un arco di tempo di un anno ed è rivolto a studenti dell’Unione Europea iscritti tra il quarto anno ufficiale di studi e il penultimo anno di PhD di Ingegneria, Informatica, Chimica, Biotecnologia, Fisica, Matematica. Ogni anno il Centro UE-Giappone riceve circa 700/800 candidature, che vengono selezionate con valutazioni fatte da una commissione giudicatrice composta da personale del EU-Japan Centre for Industrial Cooperation ed esperti esterni. Il processo di selezione è lungo e complesso: dopo una scrematura, fatta sulla base del curriculum accademico, del parere dei professori, della conoscenza dell’inglese scritto e parlato, della motivazione, dell’interesse nei confronti delle relazioni Unione Europea-Giappone e la capacità di adattamento, si arriva a preselezionare circa 120 domande che verranno presentate alle società di hosting giapponesi che offrono stage e alle quali spetta l’ultima parola: solo una su 4 delle application preselezionate sarà accolta, per un totale di 30 partecipanti.

Il programma è articolato in varie fasi: i ragazzi selezionati devono frequentare un seminario sul Giappone, 4 mesi di corso intensivo di lingua giapponese e svolgere 8 mesi di tirocinio presso un’industria giapponese. La borsa di studio, di 1.900.000 yen, è destinata a coprire le spese del viaggio, l'assicurazione e le spese di soggiorno in Giappone. Il Centro UE-Japan si fa carico dei costi inerenti il corso di lingua e il seminario, mentre le aziende coinvolte provvedono all’alloggio per l'intero periodo di 12 mesi.

  •  (Fonte: Unipinews)